Appennino 

Le prime due stazioni dell'Appennino toscano.
(estratto dalla relazione conclusiva di Iacopo Corsi & Nicola Maggi, di prossima pubblicazione)

Nell'Autunno 2012 il gruppo di inanellamento toscano ha attivato le prime due stazioni sperimentali in Appennimo volte a approfondire, attraverso la tecnica dell'inanellamento a scopo scientifico, le conoscenze con cui i flussi degli uccelli migratori, in viaggio verso i quartieri di svernamento, attraversano la barriera ecologica costituita dai rilievi appenninici della Toscana.

Sono stati individuati due siti fra i tanti possibili in base a basilari scelte logistiche: assenza di disturbo legato all'attivitą venatoria, presenza nelle vicinanze di strutture adatte all'accoglienza dei partecipanti e notizie (soprattutto comunicazioni verbali) che la zona fosse in qualche modo soggetta al transito dei migratori.

Provincia di Lucca
L'area prescelta si trova in Garfagnana, nel territorio vincolato dal Parco Nazionale dell'Appennino Tosco - Emiliano sul crinale del Monte Bocca di Scala  a una quota di circa1700 metri.
Enti coinvolti: Amministrazione Provinciale di Lucca, Unione dei Comuni della Garfagnana, Corpo Forestale dello Stato
Periodo: 8 al 15 ottobre 2012.

Partecipanti: Michela Adami, Francesca Avogadro di Valdengo, Armanda Bertolini, Carmen Biondo, Chandra Brondi, Silvia Gianni, Nicola Maggi, Benedetta Marchi, Stefano Milesi, Andrea Remorini e Donatella Zaccagna.

Provincia di Pistoia
All'interno dell'area protetta Oasi Dynamo Camp, oasi di protezione nel Comune di San Marcello Pistoiese, a quota 1.100 metri, costituita da ambienti a mosaico caratterizzati dalla presenza di prati-pascolo sommitali e da boschi, gestiti per lo pił a fustaia, dominati da faggio e da abete bianco.
Enti coinvolti: Amministrazione Provinciale di Pistoia, Dynamo Camp.
Periodo: 8 al 22 ottobre 2012.


Partecipanti: Emiliano Arcamone, Antonella Bini, Massimo Caciolli, Mariano Casani, Leonardo Cocchi, Linda Colligiani, Barbara Cursano, Mauro Del Sere, Isabella Galleschi, Petula Giusti, Franco Lavezzi, Marco Lebboroni, Simona Lippi, Luigi Malfatti, Enrico Meschini, Francesca Odetti, Camilla Pelizziari, Enrica Pollonara, Manuela Ricciardi e Alessandro Sacchetti.

Conclusioni
Nonostante il bilancio numerico delle catture non sia paragonabile, per lo stesso periodo, alle stazioni alpine, resta vivo l'interesse dell'associazione a proseguire l'esperienza di inanenellamento nei passi appenninici per gli anni futuri.

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