Tanali 

L'area di indagine
Il Bosco di Tanali si trova sul lato ovest del Padule di Bientina alle pendici del Monte Pisano, nel comune di Bientina (PI) ed è inclusa nel sistema di Aree Naturale Protetta di Interesse Locale della Provincia di Pisa, dal 2010, l'originaria ANPIL (la prima della Toscana, istituita nel 1995 contestualmente all'aprovazione della legge regionale sulle Aree Protette), è stata trasformata in Riserva Naturale Provinciale, ed è gestita dalla Provincia di Pisa, dal Comune di Bientina e dal circolo Legambiente Valdera.
Occupa circa 150 ettari, di cui una ventina tra bosco e canneto posti in una cassa di colmata ai margini dell'ex alveo del lago di Bientina, mentre la restante parte, prevalentemente a pascolo, è costituita da terreni bonificati soggetti a parziale allagamento. L'area racchiude pertanto una varietà di ambienti molto significativi, per qualità ed estensione, che rappresentano le vestigia dei complessi ambientali che un tempo occupavano estese le aree periferiche del più esteso lago della Toscana: prati umidi periodicamente allagati, boschi umidi ad ontano nero, canneti e specchi d'acqua.

Il progetto
Dal marzo 2010 al dicembre 2012 il Centro Ornitologico Toscano ha dato inizio ad una serie di sessioni di inanellamento allo scopo di indagare l'avifauna dell'area. Ad oggi sono state effettuate complessivamente 13 uscite di due giornate l'una, nei periodi di migrazione, di nidificazione e quello di svernamento allo scopo di delineare la composizione del popolamento ornitico.
Complessivamente sono state effettuate 1020 catture, appartenenti a 52 specie e 9 ordini distinti, Anseriformi, Gruiformi, Caradriformi, Columbiformi, Strigiformi, Caprimulgiformi, Coraciformi, Piciformi e Passeriformi. Le specie più catturate sono state Rondine (189), Pettirosso (95), Capinera (94), Fringuello (72), Cannaiola (62), Verdone (57). Da segnalare in particolare la cattura di Usignoli del Giappone (17) in periodo riproduttivo e post-riproduttivo e di Frullini (2) in quello di svernamento e migrazione.

L'obiettivo principale del Centro Ornitologico Toscano è continuare a condurre ricerche sull'avifauna dell'area. La varietà di specie presenti e l'ampiezza del campione catturato sono incoraggianti circa la rilevanza che l'ulteriore sviluppo di questa attività potrebbe avere.

Hanno partecipato:
M. Angori, E. Arcamone, F. Avogadro di Valdengo, G. Battaglia, N. Biliotti, M. Bonsignori, E. Bosi, C. Brondi, M. Caciolli, L. Carabaich, L. Carlotti, M. Casani, T. Cencetti, L. Colligiani, C. Colosimo, I. Corsi, P. Dall'Antonia, A. Franceschi, M. Franchini, D. Gamba, D. Giorgi, A. Lenzoni, S. Lippi, N. Maggi, L. Malfatti, B. Marchi, S. Milesi, A. Moretti, D. Passilongo, C. Pellizzari, F. Pino, L. Puglisi, G. Rubini, A. Sacchetti, V. Sodini, M. Taddei, D. Verducci, D. Zaccagna.

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