Uccelli Marini

Data Inizio: 03/04/2000
Data Fine:
Referenti: Paolo Sposimo sposimo@nemoambiente.com

calendario attività

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descrizione

Per il secondo anno consecutivo, grazie a un contributo del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, il Centro ha svolto il monitoraggio delle colonie di Gabbiano corso nidificanti nell'Arcipelago Toscano, effettuando contemporaneamente la stima delle coppie di Gabbiano reale, ed ha proseguito nell'attività, in corso dal 2000, di monitoraggio del successo riproduttivo della colonia di Berta maggiore nidificante nell'isolotto La Scola (Pianosa).
 

metodi

risultati

Gabbiano corso
I tre "tradizionali" insediamenti toscani di Gabbiano corso sono stati, in questo biennio, praticamente solo due. La colonia della costa sud-est di Capraia, l'unica sempre esistente nella seconda metà degli anni Novanta ma in declino numerico dal 2000, è infatti scomparsa; nel 2003 solo 4 coppie hanno deposto sull'isola nelle immediate adiacenze del paese, mentre nel 2004 non è stata rilevata alcuna coppia. In quest'ultimo anno, in compenso, un'altrettanto piccola (stima: 6 cp) colonia della specie si è tardivamente insediata a Gorgona.
Decisamente migliore è risultata invece la situazione a Pianosa e Giglio, dove sono state contate, rispettivamente, 102 e 70 cp nel 2003 e 92 e 64 cp nel 2004. Il leggero calo registrato nel 2004 rispetto all'anno precedente non appare in alcun modo preoccupante per una specie nomade e naturalmente soggetta a fluttuazioni numeriche; almeno in parte, inoltre, può essere dovuto a imprecisione nei conteggi.
Sono invece elementi che destano preoccupazione la scomparsa della colonia settentrionale e lo scarso successo riproduttivo registrato negli ultimi anni; particolarmente negativo, anche perché apparentemente inspiegabile (predazione da parte di gatti?), è il fallimento pressoché completo della colonia di Pianosa nel 2004.

Gabbiano reale
Una specie che, al contrario, sta fin troppo bene è il Gabbiano reale; dopo qualche leggero calo mostrato negli anni a cavallo di fine millennio, imputabile alla chiusura o riduzione di attività di qualche discarica costiera (principalmente in Corsica, non vi preoccupate, le nostre discariche stanno benone), la specie ha ripreso la sua irresistibile ascesa, e si attesta attualmente (solo nelle isole) sulle 16.000 cp.
Per una lunga serie di problemucci che si ripetono ogni anno (mare mosso, indisponibilità dei natanti, ginocchio di Emiliano ecc.), i dati purtroppo non sono mai del tutto completi e confrontabili fra loro, ma l'andamento positivo della popolazione continua a confermarsi.
Per inciso si ricorda che proprio il costante aumento del Gabbiano reale è probabilmente una delle cause di minaccia più significative per il Gabbiano corso.
 
Berta maggiore
Fortunatamente, anche la popolazione di Berta maggiore nidificante a La Scola, cioè la principale popolazione della Toscana, appare in ottime condizioni. Dopo l'eradicazione del Ratto nero effettuata all'inizio del 2001 questa popolazione, che nei due anni precedenti aveva fatto registrare un successo riproduttivo pari a zero -nessun giovane involato su 9 (1999) e 22 (2000) nidi controllati- ha fatto registrare valori ottimali nell?esito della riproduzione, sempre compresi fra 0,7 e 0,9 (valore massimo teorico = 1).
Dopo 6 anni di lavoro sull'isolotto si continua a scoprire ogni anno nidi in precedenza sconosciuti, tanto che attualmente il successo riproduttivo è valutato su un campione di circa 35 nidi e i nidi censiti sono una sessantina (non tutti sufficientemente controllabili per il calcolo del successo riproduttivo). La popolazione nidificante è stimabile in almeno 100 cp. e appare destinata ad aumentare, ovviamente con i tempi lentissimi legati alla particolare biologia riproduttiva di questi uccelli, che depongono un solo uovo l'anno e nidificano per la prima volta a un'età compresa fra 4 e 13 anni.
Per quanto ne sappiamo, quindi, solo dal prossimo anno ci dovremmo aspettare che i primi fra gli individui nati dopo la derattizzazione possano tornare a riprodursi a La Scola.